Alimentazione sana: la migliore frutta e verdura autunnale con potenziale antitumorale

L’autunno porta con sé una meravigliosa varietà di frutta e verdura che non solo soddisfa il palato, ma offre anche numerosi benefici per la salute, tra cui il potenziale antitumorale. Le radiazioni ultraviolette estive sono meno intense, permettendo alle piante di accumulare composti protettivi che le rendono particolarmente ricche di sostanze antiossidanti. Questi nutrienti possono aiutare a proteggere il nostro corpo dai danni cellulari che possono portare allo sviluppo di tumori. Ecco alcune delle migliori opzioni per una dieta autunnale antitumorale:

1. Zucca: La zucca è un alimento a basso contenuto calorico, ma ricco di antiossidanti come il beta-carotene, che il corpo trasforma in vitamina A. Il beta-carotene è noto per la sua capacità di proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi, che sono collegati allo sviluppo del cancro. La zucca è anche una buona fonte di fibre, che possono contribuire a ridurre il rischio di cancro al colon. In merito al potenziale antitumorale della zucca vi riporto un estratto e il relativo link dell’articolo di questa ricerca e dei risultati apparsi PubMed:

Le albumine 2S vegetali presentano uno spettro di funzioni sfruttabili a livello biotecnologico. Tra queste, l’albumina 2S della zucca ha dimostrato di possedere attività di inibizione della RNasi e della traslazione cellulare. Il presente studio ha analizzato le attività antitumorali, DNasi e antifungine dell’albumina 2S di zucca. La proteina ha mostrato una forte attività antitumorale nei confronti di linee cellulari di cancro al seno (MCF-7), teratocarcinoma ovarico (PA-1), cancro alla prostata (PC-3 e DU-145) e carcinoma epatocellulare (HepG2). La colorazione con arancio di acridina e gli studi di frammentazione del DNA hanno indicato che l’effetto citotossico dell’albumina di zucca 2S è mediato dall’induzione dell’apoptosi. L’albumina 2S di zucca ha mostrato attività DNasi contro il DNA sia super avvolto che lineare e ha esercitato attività antifungina contro il Fusarium oxysporum. L’analisi della struttura secondaria mediante CD ha mostrato che la proteina è altamente stabile fino a 90°C e mantiene la sua struttura alfa-elicoidale. Questi risultati hanno dimostrato che l’albumina 2S di zucca è una proteina multifunzionale con numerose potenziali applicazioni biotecnologiche:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24814706/

2. Cavolfiore: Il cavolfiore è ricco di composti antiossidanti, tra cui i glucosinolati, che possono aiutare a prevenire lo sviluppo di tumori. Questi composti possono anche attivare enzimi che aiutano il corpo a sbarazzarsi delle tossine. Inoltre, il cavolfiore è una fonte eccellente di vitamina C, che supporta il sistema immunitario. Per spiegare meglio cosa sono i glucosinolati, soffermiamoci per un secondo a fare l’elenco di tutta la verdura che ne contiene in grandi quantità, per poi parlare più nello specifico della loro azione. Essi sono presenti in grandi quantità in: rapa, verza, cavolo, rafano, barbabietole e cavoletti di Bruxelles. Se in natura i glucosinolati scoraggiano l’aggressione della pianta da parte di insetti ed erbivori, nell’uomo sembrano esplicare la medesima attività nei confronti delle cellule tumorali, in quanto inibiscono alcune fasi della carcinogenesi ed inducono l’apoptosi di numerose linee cellulari. Ad oggi, sono noti più di 130 glucosinolati, la cui concentrazione è variabile nei vari ortaggi e nello stesso ortaggio in relazione all’età della pianta, alla fertilità del suolo, ad eventuali malattie ed all’uso di regolatori dell’accrescimento.

3. Mele: Le mele sono ricche di fibre e antiossidanti, tra cui la quercetina, che ha dimostrato di avere potenziali proprietà antitumorali. Le fibre nelle mele possono anche contribuire a mantenere il tratto digestivo sano e a ridurre il rischio di cancro al colon. Mi raccomando cercate di consumarle sempre biologiche e levategli comunque la buccia. Purtroppo, questo frutto, è talmente bombardato di sostanze tossiche quali anticrittogamici e veleni di ogni genere, che basta il vento a portare dal terreno vicino le sostanze che si usano nell’agricoltura ortodossa contro i parassiti; e poi le ingerite. Quindi fate attenzione e per precauzione sbucciatele.

4. Uva: L’uva è un’altra opzione autunnale ricca di antiossidanti, come il resveratrolo. Questo composto è noto per le sue proprietà antitumorali e anti-infiammatorie. Consumare uva può aiutare a proteggere le cellule dai danni e ridurre il rischio di alcune forme di cancro. Inoltre, l’uva, è un frutto molto diuretico e soddisfa il gusto dolce di cui molti hanno bisogno.

5. Broccoli: I broccoli sono ricchi di glucosinolati e altre sostanze che possono svolgere un ruolo importante nella prevenzione del cancro. Questi composti possono aiutare a proteggere il DNA e ridurre l’infiammazione nel corpo. Inoltre, i broccoli sono ricchi di vitamina C e fibra, che contribuiscono alla salute generale.

6. Pomodori: I pomodori sono una fonte eccellente di licopene, un potente antiossidante che è stato associato a una riduzione del rischio di cancro alla prostata e ad altri tipi di tumore. Il licopene è meglio assorbito quando i pomodori sono cotti o trasformati in salsa.

7. Barbabietola: Le barbabietole contengono una varietà di composti antiossidanti, tra cui il betalaino, che può aiutare a prevenire il danno cellulare e ridurre il rischio di cancro. Il betalaino è la sostanza responsabile del colore rosso violaceo delle barbabietole. Sono anche una buona fonte di folati, che svolgono un ruolo nella sintesi del DNA e nella riparazione delle cellule.

Va detto che un’importantissima classe di flavonoidi come la quercetina gioca un ruolo fondamentale nella lotta all’insorgenza del tumore, per il semplice fatto che la maggior parte degli stati cronici infiammatori di lunga durata si trasformano in patologie degenerative come: malattie autoimmuni, diabete, patologie cardiovascolari e tumori. Mi piace lasciarvi l’estratto e il link di un interessante articolo apparso su PubMed dove si parla appunto di questo:

I flavonoidi sono una classe di sostanze naturali presenti in piante, frutta, verdura, vino, bulbi, corteccia, steli, radici e tè. Sono in corso numerosi tentativi di isolare questi prodotti naturali, apprezzati per i loro benefici per la salute. I flavonoidi sono oggi considerati un componente essenziale in numerose formulazioni cosmetiche, farmaceutiche e medicinali. La quercetina è il principale flavonoide polifenolico presente nei prodotti alimentari, tra cui bacche, mele, cavolfiori, tè, cavoli, noci e cipolle, tradizionalmente trattati come antitumorali e antivirali e utilizzati per il trattamento di disturbi allergici, metabolici e infiammatori, malattie oculari e cardiovascolari e artrite. Dal punto di vista farmacologico, la quercetina è stata esaminata contro vari microrganismi e parassiti, tra cui batteri patogeni, virus e parassiti Plasmodium, Babesia e Theileria. Inoltre, ha mostrato effetti benefici contro il morbo di Alzheimer (AD) e questa attività è dovuta al suo effetto inibitorio nei confronti dell’aceticolinesterasi. È stato anche documentato che possiede attività antiossidante, antimicotica, anticancerogena, epatoprotettiva e citotossica. È stato documentato che la quercetina si accumula nei polmoni, nel fegato, nei reni e nell’intestino tenue, con livelli più bassi nel cervello, nel cuore e nella milza, e viene estratta attraverso i sistemi renale, fecale e respiratorio. La presente rassegna esamina la farmacocinetica e le attività tossiche e biologiche della quercetina.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32210182/

È importante sottolineare che una dieta antitumorale dovrebbe essere bilanciata e combinata con uno stile di vita sano che includa esercizio fisico regolare, riduzione dello stress e limitazione del consumo di alcol, zucchero, farine bianche e formaggi. Inoltre, consultare un professionista della salute è fondamentale per individuare i migliori alimenti e le strategie di prevenzione del cancro in base alle esigenze individuali. Lavorare sulle emozioni negative che hanno costellato la nostra storia personale e che sono ancora lì, ferme ma attive, come se certi avvenimenti fossero accaduti ieri. Livore e recriminazione sono nemici assai subdoli e creano una serie di sostanze tossiche all’interno del nostro organismo che restano con noi anche per anni e ci danneggiano!

Per continuare a bilanciare la nostra dieta in maniera sana, sfruttando il potere di alcuni alimenti davvero amici della nostra salute con grande potenziale anti tumorale, non possiamo dimenticare di citare quelli che contengono elevate quantità di betaglucani. Questi ultimi sono un tipo di fibra solubile presente in vari alimenti vegetali; e sono noti in particolare per la loro azione diretta alla riduzione del colesterolo e il supporto al sistema immunitario. Ecco alcuni alimenti vegetali che contengono una maggiore quantità di betaglucani:

  1. Avena: è particolarmente ricca di betaglucani, soprattutto la varietà d’avena conosciuta come avena beta-glucano. È ampiamente consumata sotto forma di fiocchi d’avena o farina d’avena o latte di avena e la raccomando per chi fa colazione con il porridge.
  2. Orzo: in particolare nella sua forma integrale, è un’ottima fonte di betaglucani. Puoi usarlo come base per zuppe o insalate.
  3. Funghi: tutti i tipi di funghi, come gli shiitake, e quelli che si usano in cucina, compresi gli champignon, contengono betaglucani. Possono essere aggiunti a vari piatti come condimenti e sono in assoluto da considerarsi come delle vere e proprie medicine naturali anticancro. Vi suggerisco di leggere il seguente articolo più dettagliato e preciso nel quale potete trovare molte dritte culinarie associate alla salute.

4 Semi di lino: contengono betaglucani oltre ad altre fibre e grassi salutari. Puoi aggiungerli a yogurt, frullati o cereali integrali.

5 Legumi: come fagioli, piselli e lenticchie, contengono betaglucani, sebbene in quantità inferiori rispetto ad altri alimenti.

6 Alghe marine: in particolare le alghe brune come il kombu, contengono betaglucani ed sono utilizzate e conosciute principalmente nella cucina asiatica.

7 Radici di cicoria: è un’ulteriore fonte di betaglucani ed è spesso utilizzata per fare il caffè di cicoria.

8 Carote: Le carote possono contenere piccole quantità di betaglucani, soprattutto se consumate crude.

Vi ricordo il libro sui funghi medicinali e la medicina tradizionale cinese e molto altro, dal titolo “Logge cinesi, vuoto quantico e funghi. Per un approccio olistico all’individuo. Un ponte tra scienza e metafisica“. In questo testo estremamente completo, potete trovare non solo degli indirizzi di cura specifici basati sui funghi medicinali e sui gemmoderivati e la fitoterapia, ma nozioni approfondite sulle diverse tipologie umane e le emozioni che le caratterizzano. Cosicché sia più facile comprendere se stessi e il prossimo. Trovate il libro su Amazon, oppure se volete, lo potete ordinare nella vostra libreria di fiducia.

Per ultimo, ma non perché sia meno importante, vi lascio questo articolo dove metto l’accento su quanto sia importante il colesterolo e sulle dicerie contrarie che spesso trovano seguito solo per vendere le statine. Vi auguro una buona lettura.

®Letizia Boccabella

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