Alimentazione, microbiota intestinale, vitamina D e funghi medicinali nella prevenzione ai tumori e alle patologie autoimmuni

Inziamo subito col precisare un fatto fondamentale: dagli ultimi studi sull’insorgenza dei tumori si è visto che, nemmeno due gemelli omozigoti quindi con le stesso patrimonio genetico alla nascita, sviluppano questa patologia nel 100% dei casi; bensì solo al 20%. Nonostante abbiano vissuto entrambi lo stesso ambiente gestazionale e quindi l’identico mondo fenotipico materno, non hanno sviluppato l’eguale predisposizione ad ammalarsi. Questo perché l’ambiente dopo la nascita ha decretato sul singolo essere umano effetti diversi. Infatti nel mio precedente articolo sull’epigenetica riporto proprio questa osservazione fondamentale e cioè che, due gemelli omozigoti che alla nascita hanno lo stesso patrimonio genetico, all’età di 70 anni non conservano più nemmeno un gene in comune. Questo perché gli input di energia ed informazione provenienti dall’ambiente vengono modulati in maniera diversa da persona a persona e questa stessa modulazione ha un effetto sul genoma tanto da trasformarlo. Per chi fosse interessato può leggere l’articolo cliccando direttamente al seguente link:

Epigenetica: che cos’è e come regola l’attività dei nostri geni!

In buona sostanza bisogna tener presente un fattore fondamentale: le nostre esperienze (e ancor di più come reagiamo a quelle esperienze), modificano i nostri geni e lo fanno in maniera trasmissibile per le successive tre generazioni. In uno studio fatto sui topi, ed apparso su Nature la più nota rivista scientifica del settore, ci viene mirabilmente chiarito il concetto appena esposto. A dei topi maschi chiusi in una gabbia veniva fatto sentire odore di acetofenone. L’acetofenone è quella molecola chimica che ci trasmette l’odore del mandorlo. Due secondi dopo l’esposizione a questa molecola, ai topini è stata data una scarica elettrica sulla gabbia, poi un’altra e un’altra ancora fino a quattro volte consecutive. Al termine delle scariche il topolino era ormai imprintato; cioè aveva ricevuto l’imprinting associativo tra l’odore dell’acetofenone e lo stress procurato dalle scariche. Questo vuol dire che successivamente ogni volta che l’animale sentiva odore di acetofenone reagiva secernendo gli ormoni dello stress: cortisolo, adrenalina e noradrenalina. Fino a qui nulla di eccezzionale. Il punto saliente dell’esperimento è infatti un altro e cioè che i figli di questi topolini e i nipoti, tutte le volte che sentivano odore di acetofenone senza mai essere stati esposti a scariche elettriche, mostravano gli stessi segni di nervosismo e la stessa increzione di ormoni dello stress; quindi cortisolo, adrenalina e noradrenalina, come il topolino sottoposto all’esperimento! In seguito sacrificando i topolini e andando ad analizzare la corteccia olfattiva degli animali, si è visto che in tutte e tre le generazioni c’era stata una modifica permanente del cervello: la corteccia olfattiva si era inspessita divenendo ipertrofica e i recettori olfattivi avevano subito lo stesso destino, si erano ispessiti. Quindi: le esperienze modificano tutto il nostro asse psico-neuro-endocrino-immunologico e lo fanno perpetrandone le conseguenze organiche per le successive tre generazioni! Adesso cerchiamo di comprendere quali escamotage possiamo mettere in atto per prevenire l’insorgenza non solo dei tumori ma di tutte le patologie cronico degenerative che affliggono la società moderna quali diabete, patologie cardiovascolari e patologie autoimmuni. La prima cosa da fare è aumentare la quota di tempo giornaliero che dedichiamo all’esposizione alla luce solare e alla vita all’aria aperta. Ho appena pubblicato un articolo su questo argomento e vi prego vivamente di leggerlo. Vi lascio il link perché trascriverlo per intero appesantirebbe troppo quest’ultimo; ci tengo però a ricordare che la fotosintesi clorofilliana messa in atto dalle piante in conseguenza alla luce solare, è quella che permette la vita sul nostro pianeta e la vita di noi esseri umani. Senza alberi e piante saremmo già morti e ancor prima senza di essi la vita sul pianeta non sarebbe stata possibile. La luce solare ha anche la grandissima capacità di fornire al corpo attraverso gli elettroni di cui è dotata, la produzione di antiossidanti necessari alla nostra salute come ad esempio il Coenzima Q10. Quest’ultimo in forma ossidata può essere ridotto in ubiquinolo grazie agli elettroni forniti dalla luce solare i quali vengono captati dalla clorofilla presente nel nostro organismo; dando vita ad una specie di fotosintesi clorofilliana a patto che, nel nostro organismo, sia presente una giusta quantità di clorofilla. Ciò è possibile solo se mangiamo verdure ricche di quest’ultima. La clorofilla entra in circolo quando ad ogni pasto consumiamo verdure, cattura i fotoni che entrano nell’organismo attraverso la pelle e convoglia gli elettroni nei mitocondri all’interno della cellula per la produzione di ATP, cioè di energia e permette la riduzione in forma ossidata del Coenzima Q10 in ubiquinolo. I mitocondri sono le nostre centraline energetiche, all’interno di esse avviene la trasformazione di grassi e di glucosio in ATP; ovvero in energia. Il Coenzima Q10 svolge questo ruolo per una sua caratteristica fondamentale: la capacità di accettare e donare elettroni. A seconda del numero di elettroni presenti nelle cellule in diversi stati di ossidazione: si ottiene una forma completamente ossidata che si chiama appunto ubiquinone o coenzima Q10. La forma completamente ridotta (che ha due elettroni, due protoni e due atomi di idrogeno in più) si chiama ubiquinolo. Questo movimento di elettroni in uscita e in entrata fra ubiquinone e ubiquinolo si verifica continuamente nei mitocondri e partecipa alla trasformazione del cibo in energia. Possiamo quindi intuire quanto sia importante avere adeguate concentrazioni di coenzima Q10 nei tessuti affinché le cellule possano funzionare al meglio, specialmente quelle ad alto consumo energetico come il cervello, il cuore, i muscoli e il fegato. Ovviamente se ne deduce che il consumo di verdure ad alto contenuto di clorofilla è fondamentale per questo processo e che quindi, tali vegetali vanno integrati con le altre pietanze ad ogni pasto; specialmente quando si consuma carne, la quale indurendo la membrana cellulare, impedisce all’insulina il carrier del glucosio, di entrare al suo interno per apportare il giusto quantitativo di glucosio necessario all’ottimale funzionamento della cellula stessa.

I benefici del sole, della vita e dello sport all’aria aperta sull’organismo, oltre alla produzione di vitamina D.

La vitamina D, noi esseri umani non possiamo assumerla nelle dosi necessarie al nostro fabisogno giornaliero attraverso i cibi e assumerla in forma chimica è altresì sbagliato e del tutto inutile se non ci esponiamo alla luce solare. L’essere umano nasce e muore da predatore diurno, non notturno. Ha quindi bisogno di luce e dei fotoni in essa contenuti per dare il via a tutta una serie di reazioni biochimiche fondamentali alla salute. La vitamina D non è una vitamina è un ormone. Tutte le cellule contengono enzimi che paretecipano alla produzione della vitamina D che ha un’azione appunto a livello ormonale. Essa si lega all’interno del nostro nucleo cellulare modulando l’espressione del 3% del genoma umano. Quindi un’importante fetta dei nostri geni viene sovraspressa o sottoespressa se ci sono sufficienti concentrazioni di vitamina D nel sangue. Il magnesio e la vitamina K2 sono attivatori della vitamina D; il magnesio e il calcio sono importanti come effettori della vitamina D, la vitamina K2 riveste la funzione fondamentale di trasportatore di calcio, il cui assorbimento è favorito dalla presenza di vitamina D, verso l’osso. La vitamina K2 svolge un ruolo fondamentale anche come antitumorale. Da recenti studi è stato compreso che in tutto il mondo esiste un gradiente di diffusione del tumore che aumenta al nord, nei paesi privi di luce solare per molte ore al giorno e diminuisce man mano che si scende verso i paesi del sud e l’Italia non fa eccezzione! Quindi la regola numero uno è: come esce un raggio di sole approfittatene e andatevelo subito a godere! Il ruolo della vitamina D è fondamentale per la prevenzione al tumore, quando quest’ultimo è in fase già aggressiva diviene tutto molto più difficile.

L’obesità è un’altra grande causa, un cofattore per l’insorgenza del tumore, come lo sono la vita sedentaria, al chiuso, il consumo smodato di zucchero, di sale, di alcolici e di una cattiva alimentazione basata su cibi morti, surgelati, privi di energia nutritiva quindi di serra e sul consumo di cibo spazzatura. Lo zucchero è il nemico numero uno, presente in quasi tutti i cibi industriali anche quelli che non fanno parte dell’industria dolciaria. Questi cibi se assunti quotidianamente, a lungo andare provocano un’ infiammazione cronico degenerativa a carico di tutti i tessuti come conseguenza di un violento e costante innalzamento del picco glicemico e di quello del cortisolo endogeno. Un’infiammazione costante è terreno fertile per l’instaurarsi di tutte le patologie che affliggono il nostro mondo moderno; dal diabete, ai tumori alle patologie autoimmuni fino a quelle vascolari. Anche su questo argomento ho scritto un apposito articolo che vi suggerisco di consultare al seguente link:

La verità sui danni provocati dallo zucchero.

L’altro grande errore da evitare è quello di mangiare in disaccordo con i ritmi circadiani; soprattutto quello di fare sistematicamente grandi abbuffate a cena o ancor peggio mangiare nei risvegli notturni! In tutti i malati di tumore o di patologie cronico degenerative la loggia Acqua che è il nostro serbatoio dell’energia vitale e il responsabile del corretto funzionamento del ritmo circadiano e quindi del ritmo sonno/veglia, è in profondo deficit. Non c’è da meravigliarsi per questo; dato che la maggior parte dell’energia vitale è andata dispersa per una serie di cattive abitudini e per la dispersione energetica che i nostri organi interni hanno subito nel corso dell’esistenza. L’asse reni/cuore cioè la loggia Acqua/Fuoco per la Medicina Tradizionale Cinese è quella più importante benché essa esplichi il suo corretto funzionamento solo se tutte le logge sono in equilibrio e se la prima tra tutte a funzionare bene è quella della Terra; cioè la milza-pancreas. La maggior parte del nostro sistema immunitario ha sede nell’intestino e nella milza; va da sé che questi due organi devono essere rispettati e aiutati, mangiando cibi a basso indice glicemico, senza farine bianche 0 e 00 che sono veleni perché sbiancate chimicamente, senza zucchero, senza alcol e ingerendo le calorie in modo da non affaticare il lavoro di questi organi e quindi rispettando il ritmo circadiano. Se si assumono le stesse calorie ma in un arco di tempo ristretto fino diciamo alle 18 si ha molto più tempo per favorire la chetogenesi, la quale aumenta la corretta funzione e produzione energetica (ATP) da parte dei mitocondri, ovvero della centrale energetica della cellula, e aiutando così tutti i nostri apparati a rimanere in salute più a lungo. L’insulino resistenza è l’inizio della sindrome metabolica e di tutte le patologie cronico degenerative; cancro compreso. Il digiuno notturno facilita il corretto funzionamento e il ripristino fisiologico delle funzioni di tutto il nostro gastroenterico. Un’alimentazione valida come prevenzione al tumore e alle altre patologie cronico degenerative richiede l’aggiunta alle nostre pietanze di funghi medicinali. La maggior parte di essi sono squisiti e arricchiscono in maniera gradevole i piatti a base di cereali integrali, pesce e verdure. Consumare frutta e verdura rigorosamente di stagione assieme ai funghi medicinali ci assicura una fonte costante di tutte le vitamine e i nutrienti di cui abbiamo bisogno, compresa la nostra vitamina D e una quota importantissima di betaglucani; sostanze antinfiammatorie per eccellenza. Oltretutto aiuta il buon funzionamento del microbiota intestinale e di tutte le cellule di ogni organo del nostro sistema digestivo. Nel mio ultimo libro trovate tutte le informazioni necessarie ad un corretto stile di vita e alimentare, all’uso dei funghi medicinali, nonché informazioni e cenni di schemi di cura per tre delle più diffuse patologie tra cui le autoimmuni, quelle a carico della tiroide, i fibromi e le cisti.

Al seguente link, trovate l’articolo sulle proprietà contenute nei funghi medicinali; dalla vitamina D alla vitamina K2 a tutta una serie di importantissimi betaglucani:

Il segreto dell’efficacia dei funghi medicinali: quali sono le sostanze che agiscono positivamente sull’organismo umano.

In ultima analisi, bisogna sottolineare un’evidenza oramai chiara quasi a tutti: l’insorgenza di patologie autoimmuni, cronico degenerative e del cancro sono tutte da riconnettersi ad una causa principale sopra tutte; e cioè allo stress. Al di là del fumo e della vita sedentaria e della cattiva alimentazione c’è una incapacità di affrontare i traumi della vita. Le emozioni negative non vengono metabolizzate e ne rimaniamo schiacciati. Quindi concludo questo lungo articolo facendo una virata a 360° e tornando all’argomento iniziale e cioè che, la nostra genetica non determina la nostra vita né tanto meno la nostra salute! L’epigenetica ad oggi è la chiave interpretativa migliore e più vera di come noi esseri umani abbiamo un potere incredibile nel decretare il nostro stato di salute emotivo, il quale si trasduce nella capacità di influenzare quotidianamente in positivo l’azione dei nostri geni. Ho ripetuto mille volte nei miei articoli che pensieri ed emozioni sono un tutt’uno senza soluzione di continuità e lasciano una traccia a livello organico. Nei miei corsi insegno tecniche antichissime provenienti dalla tradizione sciamanica tolteca, in grado di cancellare la nostra storia personale per recuperare l’energia dispersa nel nostro vissuto. Il problema di fondo è che l’arte medica dovrà accettare, cosa che ancora non comprende, che noi esseri umani siamo esseri magici, siamo prima di tutto un bozzolo energetico e poi un corpo fatto di sangue, ossa e tessuti. Ancor di più dovrà comprendere come la malattia insorge quando l’energia vitale si è spostata dagli organi interni verso la periferia del nostro bozzolo, privandoci dell’elasticità necessaria per affronatre gli urti della vita. La rigidità articolare, fisica e psicologica è da considerarsi il primo vero segnale della vecchiaia. Un corpo di un bimbo è quanto di più flessibile esista ed infatti cade e non si rompe. Un corpo vecchio, benché anagraficamente non anziano, cade e si spezza! L’argomento è molto vasto ma sappiate che tutto ha inizio con una corretta respirazione, e il 95% della popolazione odierna non solo soffre di una grave conseguenza chiamata ipercapnia, cioè fame di ossigeno, perché ha il respiro corto; ma respira al contrario! Questa deformazione della respirazione avviene all’incirca verso i 5/6 anni di età a causa della pressione della socializzazione, di cui tutto il genere umano è schiavo. Ci è stato insegnato, fin da quando siamo piccoli, cosa è possibile fare e cosa non lo è, ed ecco che abbiamo accettato tacitamente i limiti imposti da un pensiero nevrotico, il pensiero della massa. Quei pochi individui che nel corso dei millenni sono passati sul nostro pianeta cercando di liberarci dalla schiavitù della nostra gabbia mentale, hanno detto tutti la stessa cosa e cioè che; l’essere umano vive elemosinando un’esistenza di cui è schiavo perché non è cosciente del suo enorme potenziale di essere magico!

Corso di I Livello di Sciamanesimo Tolteco: Influenzare il tessuto della realtà

Letizia Boccabella