Sciamanesimo tolteco Nagualismo: ricapitolazione Doppio e felicità

Se parli non puoi respirare correttamente, sentii dire da una voce maschile. Se vuoi imparare di più sulla respirazione, rimani molto quieta e recupera il tuo equilibrio. Ti muovi troppo a scatti, disse in un lieve mormorio. Respira in questa maniera. Inspirò profondamente voltando con dolcezza la testa verso sinistra. Poi esalò a fondo girando fluidamente la testa verso destra. Alla fine, mosse la testa dalla spalla destra alla spalla sinistra senza respirare, poi di nuovo al centro. Copiai i movimenti inalando ed esalando più a fondo che potevo. ‘Così va meglio’ – disse. Quando esali getta fuori tutti i pensieri e le sensazioni che stai rivivendo. Non voltare la testa usando solo i muscoli del collo. Guidala con le fibre invisibili di energia che partono dal centro del tuo corpo. La fuoriuscita di quelle fibre è uno dei risultati della ricapitolazione. Spiegò che proprio al di sotto dell’ombelico c’è un centro chiave di potere e che tutti i movimenti corporei, incluso il respiro, devono impegnare questo punto di energia. Mi suggerì di sincronizzare il ritmo del respiro con la rotazione della testa, cosicché insieme inducessero le fibre invisibili di energia dell’addome a estendersi fuori verso l’infinito. Queste fibra fanno parte del mio corpo o devo immaginarle? – chiesi. ‘Fanno parte del corpo sottile, del tuo doppio’ – disse. Più energia attiri all’esterno manipolando quelle linee, più il tuo doppio diventerà forte’. Quello che volevo sapere è, sono reali o immaginarie? ‘Quando la percezione si espande, niente è reale e niente è immaginario, disse. C’è solo percezione. Chiudi gli occhi e scoprilo da sola”. (Taisha Abelar . Il passaggio degli stregoni – Ed. Il punto d’incontro – pagg. 153,154)

Ho spiegato molte volte come si fa ricapitolazione, per cui non vi lasciate trarre in inganno. Quando Don Juan spiega a Taisha come si ricapitola egli dice: “Alla fine, mosse la testa dalla spalla destra alla spalla sinistra senza respirare, poi di nuovo al centro“. Quel “alla fine“, sta per alla fine della sessione di ricapitolazione, dove prima di terminarla si compie per l’appunto, il gesto di chiusura che è un laccio nel quale si muove la testa a polmoni vuoti da una spalla all’altra per poi tornare al centro. Nel primo libro Sciamanesimo tolteco Influenzare il tessuto della realtà, c’è l’intera descrizione della sequenza e se volete, nel mentre, potete scaricare l’audiolibro gratuito dei primi due capitoli. Vi lascio il link qui di seguito.

L’enfasi che metto sul respiro quando insegno la ricapitolazione, è una nota fondamentale perché, come diceva Don Juan, il respiro deve fortificare le fibre della volontà che si trovano nel corpo energetico che solo poi si svilupperà nel doppio. Il centro della volontà è importantissimo e per riprendere a funzionare come si deve, ha bisogno di essere riempito di energia e intento e ciò accade attraverso la respirazione di pancia, ovvero la respirazione che porta l’energia vitale al di sotto dell’ombelico.

Cos’è il doppio? Il corpo fisico è un fodero, un contenitore se vuoi, disse dopo aver esalato lentamente. Concentrandoti sul respiro puoi far dissolvere il corpo solido e far si che rimanga solo la parte morbida, eterea. Si corresse dicendo che non è che il corpo fisico si dissolve, ma che cambiando la focalizzazione della nostra consapevolezza cominciamo a realizzare che non era mai stato solido. Questa realizzazione è l’esatto inverso di ciò che ci è accaduto con la nostra maturazione. Da neonati eravamo totalmente consapevoli del nostro doppio; crescendo abbiamo imparato a porre sempre più attenzione sul lato fisico e meno sul nostro essere etereo. Da adulti siamo completamente inconsapevoli dell’esistenza del nostro lato sottile. Il corpo sottile è una massa di energia, spiegò. Siamo consapevoli solo del suo duro involucro esterno. Diveniamo consapevoli del nostro lato etereo consentendo al nostro intento di ritornarvi”. (Ivi pagg. 154,155)

Il nostro corpo fisico è perennemente legato al corpo energetico e lo è da un filamento che esce dalla fontanella e che, se accidentalmente viene reciso, si muore. Il centro delle decisioni che si trova nella zona del petto in corrispondenza delle clavicole e che forma un V partendo da esse e scendendo verso il centro dello sterno, in mezzo ai pettorali, è il centro che si occupa di smistare le energie che provengono dai cancelli inferiori e quelle che provengono dai cancelli superiori (che non corrispondono ai chakra della tradizione indiana), per poter poi direzionare il risultato di questa energia divenuta omogenea, trasportandola nel corpo energetico. Il centro delle decisioni è il quarto cancello che deve essere ben aperto come tutti gli altri, altrimenti l’energia non fluisce e il doppio non può giungere a maturazione. Dovete considerare che con il processo di crescita è come se esso si fosse atrofizzato e al guerriero spetta il compito di riportarlo ai vecchi splendori; e vi garantisco che non è un’opera facile. Dobbiamo lavorarci con tutto il nostro intento e la nostra dedizione. Oltretutto, il centro delle decisioni, è quel centro che quando funziona bene, al massimo delle sue potenzialità, essendo in diretta connessione con il doppio e con la sua mente che è la nostra vera mente, ovvero quella del veggente interiore, ci garantisce l’opportunità di prendere decisioni che hanno potere; ovvero decisioni che non sono soggette alla mente del Voladores. Il legame con il nostro corpo energetico è stato offuscato dai pensieri e dalle sensazioni fisiche intese come dolori provenienti dalla parte corporea e basta. Dobbiamo quindi impegnarci a dissolvere la barriera che separa i nostri due corpi, e smettere di dirigere l’attenzione solo ed esclusivamente sugli aspetti materiali del corpo fisico.

In questo secondo libro La voce del vedere conversazioni con Shiba, ho parlato molto del doppio e delle mie esperienze con esso. Dei viaggi nella seconda attenzione e di come la voce del veggente interiore sia al comando, sempre, nella vita di uno stregone consumato.

La ricapitolazione aiuta a dissolvere i nostri preconcetti – disse rispondendomi, ma ci vogliono talento e concentrazione per arrivare al doppio”. (Ivi pag. 155)

Il nostro bozzolo o rete eterica, come la descrive Don Juan a Taisha, che non è altro che la luminosità che circonda il nostro corpo fisico, va in brandelli mentre viviamo. Enormi porzioni vengono perse durante le interazioni esistenziali e maggiormente in quelle sessuali. Se perdiamo una quantità di energia vitale troppo grande, ci si ammala oppure si muore. Il respiro è la base per ogni operazione magica, è fondamentale, perché ci permette di riparare i danni avvenuti nella nostra rete eterica, o corpo energetico, per far sì che si mantenga forte ed elastica. Con la ricapitolazione recuperiamo i filamenti energetici del nostro bozzolo che sono rimasti imbrigliati nel vivere quotidiano e così diamo energia e attenzione sempre maggiore a quello che diverrà il nostro doppio. Questo è lo scopo principale della Via del guerriero.

Qui di seguito trovate l’articolo contenitore con tutte le live e le interviste che ho rilasciato sui canali youtube di amici interessati al Nagualismo. Sono in podcast e quindi non avete problemi a rivederli. Mentre invece, se siete interessati a seguire le live audio streaming che faccio una volta alla settimana sul canale Telegram, iscrivetevi per restare informati sui nuovi appuntamenti, ma sappiate che non sono registrate, quindi dovrete sfruttare il momento presente.

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Bisogna diventare maestri nell’uso del proprio doppio e ricordarsi che la nostra salute, la nostra felicità e la nostra forza risiedono tutte all’interno di esso e non certo nel corpo fisico. Maggiore è la consapevolezza con cui lo saturiamo, quindi l’energia e l’intento con il quale ci prendiamo cura di lui, e migliore sarà la nostra vita. Possiamo mandare il nostro doppio a risolvere situazioni di cui non vogliamo occuparci direttamente. In realtà il nostro doppio può compiere qualunque azione che noi non possiamo fare a livello fisico, può volare o diventare gigante o microscopico, oppure divenire un pensiero e proiettarsi a grandi distanze per vedere cosa sta facendo un’altra persona cara oppure per gustare le meraviglie di un luogo che ci piace particolarmente. Nel mio ultimo libro di prossima uscita, racconto altre avventure compiute col doppio e scendo nei particolari di una nuova tecnica che il potere mi ha mostrato, da usare in ricapitolazione, e che serve a debellare definitivamente quelle emozioni della nostra storia personale che non sembrano voler mollare la presa. E’ un libro denso di nuove informazioni che vi sarà molto utile, a patto che decidiate di fare sul serio. La Via del guerriero non è fatta per spiriti tiepidi né tanto meno per quelli che credono di poter raggiungere chissà cosa facendo azioni a casaccio. Così diventano solo dei megalomani peggiori che se non avessero fatto nulla.

Per chi volesse iniziare il percorso, può farlo in individuale. Il corso di gruppo è già iniziato e non c’è più possibilità di accedere. Le lezioni non vengono registrate in modo da stimolare la vostra presenza nel momento presente. Il corso in individuale può essere frequentato a prescindere e iniziato quando desiderate, previo colloquio telefonico con me al 320.0654171, perché l’ammissione non è scontata, dipende dal potere e non da me o da voi.

I guerrieri dei miei corsi possono accedere all’intensivo di fine Maggio che altro non è che un corollario delle tecniche insegnate nelle lezioni in webinar, con l’aggiunta di alcuni passi magici che il potere mi ha mostrato e che insegno solo dal vivo. Passi magici che non fanno parte della Tensegrità. All’interno dell’articolo trovate la descrizione completa dello svolgimento dell’intensivo.

La differenza tra le persone normali e uno stregone esperto è che quest’ultimo ha imparato a controllare il suo corpo di sogno e nel farlo lo ha reso materico, in grado di interagire col resto del mondo e con le altre persone e quindi a farlo divenire il suo doppio. Bisogna comprendere con esattezza la differenza fondamentale: il corpo è controllato dai pensieri, mentre il doppio è controllato dall’intento. Dobbiamo abbandonare tutte le idee che abbiamo in merito al corpo e spostare la nostra intera consapevolezza al corpo di sogno. Innanzitutto ciò diviene possibile perché la ricapitolazione ce lo permette, creando spazio nel nostro magazzino e immettendo nel nostro nuovo inventario, concetti stregoneschi e non più umani. Dopodiché dobbiamo imparare a ingannare il corpo e per farlo dobbiamo entrare in uno stato di completa immobilità fisica, così da poter spostare la consapevolezza al lato sottile. Crei uno stato nel quale, attraverso il respiro lento lungo e profondo e di pancia, fai credere al tuo corpo fisico di essere profondamente addormentato, mentre invece lo stai deliberatamente calmando. Dopo essere entrato in questo stato puoi estrarre la consapevolezza per così dire, perché mente e corpo sono in totale riposo e il doppio si sveglia e prende il sopravvento.

Il doppio si attiva, come accennato all’inizio dell’articolo, solo se tutti i cancelli del corpo sono aperti. I cancelli della nostra tradizione non seguono i chakra della tradizione indiana, ma sono localizzati in luoghi diversi, tranne quello dei reni; che contiene il bacino della nostra energia vitale accumulata al momento del concepimento dei nostri genitori e non può essere incrementata oltre quel personale cento per cento, bensì uno stregone che l’ha molto cara, può evitare di sprecarla inutilmente, e proprio grazie alle tecniche della Via del guerriero si assicura di essere impeccabile. Un altro cancello che condividiamo con la tradizione indiana è quello del cuore che per noi è il centro delle decisioni; cancello di cui vi ho parlato prima. Poi abbiamo l’ultimo cancello; quello della fontanella, che come nelle altre tradizioni spirituali del pianeta, sappiamo essere il collegamento col doppio.

Abbiamo bisogno di sconfiggere i nostri nemici più grandi e dobbiamo farlo con la ricapitolazione. E’ una questione fondamentale quella che ci impedisce di raggiungere il nostro doppio e di essere felici. Siamo mortalmente attaccati alle nostre macerie egoiche e non vogliamo lasciarle andare per nessuna ragione. Siamo attratti solo ed esclusivamente da ciò che conosciamo anche se ci fa star male perché l’ignoto ci fa una paura tremenda. Non esiste per noi esseri umani una reale fonte di felicità, gioia e salute se non sviluppiamo il nostro doppio. La chiave di volta è lì, nel saturare di energia, consapevolezza e attenzione il nostro corpo di sogno. Lui viene prima del corpo fisico. Tutto accade prima nel corpo energetico e poi nel nostro organismo. Dobbiamo ricompattare la nostra maglia energetica se vogliamo essere forti, leggeri, in salute, felici e realizzati nel vivere la vita che davvero vogliamo, quella che ci si cuce addosso come per magia… Vi riporto qui di seguito un file audio che potete ascoltare o scaricare gratuitamente, nel quale leggo una pagina del libro de “Il passaggio degli stregoni” di Taisha Abelar, fondamentale dal punto di vista dell’addestramento, per comprendere quanto sia importante avere qualcuno che ci schiaffi in faccia i nostri demoni e che senza pietà alcuna ci mostri come fare per sconfiggerli. Qualcuno che non ci permetta di prenderci in giro di fronte a quelli che crediamo essere le nostre più grandi conquiste, mentre invece sono ancora solo ed unicamente i nostri maggiori fallimenti travestiti da successi. Persino quando siamo convinti di aver raggiunto chissà cosa in ricapitolazione… non si finisce mai, mettetevelo bene in testa, e per l’ennesima volta vi dico, non cadete nel tranello di chi cerca di rendervi il compito facile per tenervi stretti, dicendovi che non serve ricapitolare.. tutte idiozie, solo un mucchio di puzzolenti assurdità.

In conclusione vi dico che, anche se avete una certa età e non potete arrivare a forgiare il doppio per fare il salto nell’ignoto, una cosa è importante che la comprendiate: vivere da guerrieri vuol dire vivere meglio, essere più leggeri, meno soggetti al giudizio altrui, meno schiavi dell’ordine precostituito, della mente del Voladores e della pressione della socializzazione. In poche parole vuol dire riacquistare comunque una parte di vitalità andata persa nella vita di tutti i giorni e rendere migliore non solo la vostra esistenza, ma anche quella di chi vi sta vicino. Essere felici non dovrebbe essere un optional, bensì un dovere di ognuno oltre che ovviamente un diritto. Dico un dovere perché dovremmo ricercarla come fosse l’unica cosa importante, e di fatto lo è. Se sei infelice, prima o poi, distruggerai tutto ciò che tocchi, tutto ciò al quale ti avvicini anche se non te ne rendi conto, un bel giorno ti girerai e vedrai solo macerie… e stai tranquillo perché quel giorno, prima o poi, arriva per tutti.

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®Letizia Boccabella

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