Sciamanesimo tolteco Nagualismo: i complessi meandri del sognare

Il sognare sciamanico riguarda il luogo della seconda attenzione. Si parte insegnando il sognare che avviene prima nel sonno, e si passa poi ad espanderlo alla prima attenzione che è la realtà quotidiana. Ciò è possibile perché varcando i vari livelli del sognare durante il sonno, si forgia il corpo energetico cioè il doppio, cosicché questo abbia possibilità di autonomia nella vita reale, tanto quanto il nostro corpo fatto di carne ed ossa. Il sognare sfrutta lo stesso il corpo fisico, tanto quanto quello energetico, perché funge da veicolo per fare in modo che la consapevolezza passi dal lato destro a quello sinistro. Questo passaggio deve avvenire in maniera consapevole, dapprima guidati e poi autonomamente. Questo modus operandi fa parte dell’addestramento di uno stregone. I guerrieri uomini necessitano di basi razionali, logiche per avventurarsi nella seconda attenzione, mentre invece le donne, che sono naturalmente portate ad una maggiore fluidità del punto di unione, non necessitano di convincimenti perché propendono naturalmente ad uno stato di abbandono purché abbiano fiducia in chi le guida verso l’ignoto. Un requisito necessario e fondamentale per entrare in una delle tre attenzioni è quello di avere una enorme dose di forza vitale, perché senza di essa i guerrieri non possiedono né uno scopo né una direzione. “Morendo la nostra consapevolezza entra nella terza attenzione; ma solo per un istante, come azione purificatrice, appena prima che l’Aquila se la divori“. (Carlos Castaneda – Il dono dell’Aquila, pag. 248)

Gli stregoni toltechi erano diventati così esperti nel corso dei millenni nel manovrare la consapevolezza del lato destro e del lato sinistro, da rendersi conto che, le pratiche del sognare portavano sia le donne che gli uomini a divenire cupi e tetri, risucchiati com’erano dalla seconda attenzione. Per questo motivo e per tutta un’altra serie di necessità, svilupparono le tecniche dell’arte dell’agguato, così facendo essi riuscivano a sfruttare il lato positivo della prima attenzione; ovvero erano riusciti a mutare il loro comportamento divenendo così allegri e gioviali, godendosi la vita e alleggerendosi dal carico dell’energia aliena presa dal sognare. Non solo, chi pratica in maniera ineccepibile tutti i principi dell’arte dell’agguato diviene in grado di mutare in positivo i rapporti che ha con le persone e con l’ambiente circostante. Questo li portava a due traguardi fondamentali: il primo li rendeva in grado di piegare tutti ai loro voleri, il secondo era lo sviluppo completo e totale dell’arte sopraffina della follia controllata. Quest’ultima è uno dei livelli di istrionismo maggiore che un guerriero possa raggiungere e consiste nell’essere in grado di recitare qualunque ruolo sia necessario per un semplice motivo, non si è identificati con nessuno di quei ruoli e soprattutto non vi è più necessità di essere qualcuno in particolare; ogni ruolo va bene, nessuno è migliore o peggiore dell’altro. Così la follia controllata permette di perdere ogni attaccamento a chi crediamo di essere e facendolo si libera una quantità di energia mostruosa, molta di più di quanto possiamo anche solo lontanamente immaginare.

Se si sogna in casa è meglio farlo al buio, nell’oscurità più completa, da seduti o da sdraiati su un letto stretto o addirittura in un lettino che ricordi una bara. Per sognare fuori casa bisogna invece scegliere una caverna, una zona sabbiosa vicino all’acqua, oppure bisogna sedersi con la schiena rivolta contro una parete rocciosa, in montagna e mai sul suolo pianeggiante delle valli né tanto meno vicino a fiumi, laghi o mari; questo perché le aree pianeggianti sono esattamente come l’acqua, cioè antitetiche alla seconda attenzione. Uno dei modi più sicuri e veloci di vincere la seconda attenzione e quindi di avere padronanza su di essa è quello di ricorrere costantemente alla pratica di atti rituali, a litanie monotone e ripetitive che in questo caso sono mantra e a movimenti apparentemente intricati ma che poi divengono semplici, ma devono essere ripetitivi. La conoscenza e l’attuazione di questi processi riguarda quello che viene chiamato il lato esoterico della consapevolezza del lato sinistro. Una delle tecniche per attirare la seconda attenzione è quella di sedersi nel buio più totale ad occhi aperti e fissare un punto di fronte a noi, alla stessa altezza degli occhi, fino a quando questo punto da oscuro e buio come il resto dell’ambiente circostante, diventi di un brillante e gradevole rosso lacca. Un sognatore deve sempre iniziare da un punto di colore, al contrario la luce accecante oppure il buio più totale sono inutili per attaccare la seconda attenzione. Con il termine attaccare, si vuole intendere il creare un gancio definitivo per connettere la seconda attenzione alla prima. I colori per i migliori punti di partenza per il sognatore sono il porpora, il verde pallido e il giallo carico. Il color rosso lacca sembrerebbe essere quello più proficuo per generare una profonda sensazione di riposo. Una volta riusciti ad entrare nel color rosso lacca, si è in grado di rientrare a piacimento nella seconda attenzione a patto che si sia in grado di ricreare con coscienza la sequenza degli avvenimenti che ci ha portato al colore. La seconda attenzione appartiene al corpo luminoso mentre la prima attenzione appartiene al corpo fisico. Il punto dove la seconda attenzione si raduna sul bozzolo energetico umano è a circa una cinquantina di centimetri di distanza dal punto fisico, cioè sul corpo fisico, che si trova a metà strada tra lo stomaco e l’ombelico, e circa dieci centimetri più a destra. Bisogna poi massaggiare questo specifico punto con le dita come se si stesse suonando un’arpa, fino al momento nel quale si sentono le dita stesse affondare in qualcosa di simile all’acqua, qualcosa di vischioso e fluido, cosicché ad un certo punto si è in grado di percepire il guscio luminoso come qualcosa di reale, altrettanto reale quanto il corpo fisico. Quando ci si riesce si percepisce una sorta di incavo, come se l’intero nostro corpo avesse generato una fessura nella sua luminosità e di fatto è proprio quello che succede. Una vera e propria rientranza; quest’ultima genera un avvicinamento di un punto lontano situato sul bozzolo energetico e lo porta verso il corpo fisico e questo avvicinamento genera controllo. Una volta che si è riusciti a creare questo avvicinamento è più facile entrare nel sogno, e soprattutto si ottiene per sempre l’abilità di concentrare la seconda attenzione. Questa abilità è la conseguenza naturale che un sognatore mette in atto inconsapevolmente quando ne ha bisogno, dopodiché il bozzolo torna alla forma consueta. Un sognatore esperto alla fine raggiunge e mantiene quell’incavo nel suo guscio luminoso sempre, e questo gli è di grande giovamento, il problema che si crea è che di contro, si ha una maggiore tendenza all’instabilità emotiva e si diviene lunatici ed anche vulnerabili. Ecco perché la sobrietà è di fondamentale importanza e la si sviluppa solo con l’arte dell’agguato. Lato destro e lato sinistro devono controbilanciarsi continuamente, altrimenti se la seconda attenzione crolla in maniera smodata sulla prima, il risultato può essere deleterio oltre ogni limite previsto dalla ragione e dal buon senso.

Esiste un altro punto particolare sul corpo fisico di noi esseri umani e risiede nei polpacci. E’ uno splendido centro di percezione che si trova anch’esso all’esterno del corpo fisico ma è localizzato a quell’altezza e se si induce la pelle di quell’area a rilassarsi e a calmarsi, il campo della nostra percezione potrebbe ampliarsi in maniere quasi impossibili da credere. Anche questo punto se debitamente stimolato può invitare la seconda attenzione alla portata della prima, addirittura lo si può stimolare inducendo l’orgasmo, durante un rapporto sessuale, a sprigionarsi dal quel punto esatto sul polpaccio destro cosicché si riesca a manipolare l’energia liberata per convogliarla con l’intento nei centri vitali. Un’altra tecnica fondamentale per il sognare è quella di indurre la consapevolezza a concentrarsi appena sotto l’ombelico e muovere il basso ventre come se si stesse spazzando il pavimento con una scopa invisibile mossa dalla rotazione della pancia. Questo esercizio va fatto in stato di veglia, ma il segreto per farlo bene risiede nella semplice capacità di spostare la consapevolezza sul lato sinistro mentre lo si esegue; ovviamente l’aggettivo semplice è eufemico, la vera semplicità nasce quanto riusciamo a comandare l’intento per fare in modo che ciò avvenga. Quando si riesce a portare a compimento questo esercizio la sensazione che si prova è quella di un accentuato formicolio nella cavità del corpo subito sopra lo stomaco, all’altezza del plesso solare e direttamente unita alla stessa sensazione sul polpaccio destro. La consapevolezza del lato destro e quella del lato sinistro sono come avviluppate in un tutt’uno; per sognare è necessario manipolare sia il corpo luminoso sia quello fisico. Si inizia radunando la seconda attenzione e rendendola accessibile in due modi: o attraverso una spinta dall’esterno provocata da qualcuno oppure facendosi risucchiare dal sognatore dall’interno. Il secondo modo per scacciare via la prima attenzione ed avvicinare la seconda, necessita che i centri percettivi del corpo fisico situati all’altezza della vita e ai polpacci, specie al polpaccio destro, vengano stimolati e messi il più vicino possibile gli uni agli altri fino a quando non sembrano unirsi. La sensazione che ne deriva è quella di sentirsi come impacchettati ed è in questo preciso momento che subentra la seconda attenzione. La sensazione di impacchettamento o di arrotolamento come dentro un incavo è il segnale netto e imprescindibile che è avvenuta la fusione tra la consapevolezza del lato destro e del lato sinistro, lasciando però questa volta l’ordine di predominio al lato sinistro. Si avverte il cambiamento della percezione in modo netto ed inequivocabile. L’altro requisito della seconda attenzione è che essa è la quint’essenza della calma; un moto di energia pazzesco ma allo stesso tempo riposante come un lago, come uno specchio d’acqua immobile benché la natura stessa di questo immenso mare percettivo sia il movimento eterno. Senza inizio né fine la seconda attenzione si muove pur stando ferma, l’agitazione invece è una caratteristica della prima attenzione. Ecco perché un guerriero impeccabile emana una straordinaria forza mista ad un senso di serenità. La serenità di aver accettato il proprio destino senza più remore.

Nel sognare, l’unica cosa che conta è l’intento, che come ormai ho ripetuto infinite volte, non corrisponde alla volontà umana, è molto di più, è una forza incommensurabile e spietata, priva di sentimenti ed emozioni umane che governa tutto il conoscibile e l’inconoscibile. Servirsi di una parte di quella forza è prerogativa di un guerriero e ancor di più di un Nagual il quale funge da guida ad un gruppo di uomini e donne che anelano alla libertà. Il sognare è in realtà uno stato razionale della nostra consapevolezza e lo è perché nel sogno il lato destro, cioè la consapevolezza razionale è racchiusa nella consapevolezza del lato sinistro e ciò avviene per dare al sognatore un senso di sobrietà e razionalità alle sue azioni di sogno benché, questa razionalità debba essere minima, tanto quanto basta a creare un meccanismo che protegga il sognatore da pericolosi eccessi e bizzarrie che potrebbero risultargli fatali. La seconda attenzione è così vasta che in essa ci si può perdere; anch’essa come tutte le cose nasconde un lato oscuro. Nel seguente articolo ho parlato in maniera più approfondita di questo tema, e vi consiglio di leggerlo:

https://letiziaboccabellanaturopata.wordpress.com/2020/11/16/sciamanesimo-tolteco-il-lato-oscuro-della-seconda-attenzione/

La nostra prima attenzione è agganciata alle emanazioni della terra, mentre la seconda attenzione è agganciata alle emanazioni dell’universo. Quindi per definizione, un sognatore diviene distaccato dai problemi della vita quotidiana, leggero come una piuma e sempre più privo di quei ganci che provengono dalla sua storia personale perché egli ha fatto di tutto per liberarsene, per cancellare quel fardello che tutti si portano appresso e che li inchioda alla realtà; alla prima attenzione che li divora e per la quale sarebbero pronti a morire giurando che è l’unica cosa che conta, l’unica cosa vera che abbia un senso; mentre invece sono chiusi nella loro gabbia dorata priva di sbarre e da quella gabbia non riescono mai ad uscire nemmeno quando gli si apre la porta! Per un sognatore invece, tutto accade perché la sua ossessione è la seconda attenzione, è il sognare. Il potere di concentrarsi sulla seconda attenzione rende i sognatori fionde viventi, più sono forti e impeccabili, più sono in grado di proiettare lontano la seconda attenzione nei meandri più sconfinati dell’ignoto e più a lungo sono capaci di far durare la loro proiezione, il loro sogno. Il sognatore diviene così in grado di guardare nell’eternità, di compiere viaggi e divenire spettatore di fatti e mondi che esistono al di là dell’umana comprensione.

Nel corso di sciamanesimo tolteco “Influenzare il tessuto della realtà” vengono insegnate le tecniche della tradizione dei guerrieri di Don Juan per aumentare il proprio potere personale, recuperando energia dal proprio vissuto e utilizzando l’intento per forgiare il tessuto della realtà e per sognare. Tutto ciò è però possibile solo in conseguenza ad un graduale abbandono dell’importanza personale, non a caso il corso mette a dura prova l’ego dei partecipanti, ma la strada verso la conoscenza è piena di ostacoli e prove da superare e queste prove non sono altro che il risultato dell’azione di forze che assoggettano l’essere umano all’interno di una gabbia che abbiamo fatto nostra e che faremo di tutto per difendere, fino anche a sacrificare la nostra felicità e la nostra stessa esistenza. Dobbiamo quindi fare uno sforzo per entrare in un mondo e in una realtà percettiva diversa da quella che conosciamo ma altrettanto vera come il sorgere del sole al mattino.

Il corso di primo livello inizierà per la 6^ volta a Febbraio 2022 con le stesse modalità di sempre; cioè in webinar, con lezioni serali ogni 15 giorni, questa volta di mercoledì sera, per un totale di 12 lezioni e per la durata di sei mesi. Le iscrizioni si intendono chiuse entro e non oltre la metà del mese di Gennaio 2022, i posti disponibili sono pochi e il corso è a numero chiuso, quindi se verrà raggiunto il quorum anche prima di metà Gennaio, le iscrizioni si riterranno automaticamente chiuse. Troverete tutti i dettagli del corso all’interno del seguente articolo, per ulteriori informazioni e per procedere con l’iscrizione è necessario contattarmi telefonicamente al 320.0654171. Sono ammesse al corso solo le persone con le quali ho avuto preventivamente un colloquio telefonico. Per chi lo desiderasse è possibile frequentare lo stesso corso in individuale:

https://letiziaboccabellanaturopata.wordpress.com/2020/04/27/corso-di-i-livello-di-sciamanesimo-tolteco-influenzare-il-tessuto-della-realta/?fbclid=IwAR1WbLDTHKedDwIuDFjrfQdh3iie9fPh0DbvpSuaRu_JRK7Y-18vUJXQ9DA

Qui di seguito trovate il video di presentazione del primo libro di una trilogia sul Nagualismo dal titolo: Sciamanesimo tolteco influenzare il tessuto della realtà, che uscirà domani giovedì 14 Aprile 2022 in tutte le librerie e in tutti gli store on-line.

Se siete interessati a leggere un piccolo estratto della prefazione potete consultare il seguente link:

Letizia Boccabella