Effetti della Meditazione sulla salute umana. (Parte II^)

onde-cerebrali

Che ci piaccia o no, siamo noi la causa di noi stessi. Nascendo in questo mondo, cadiamo nell’illusione dei sensi; crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi. Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini, che possiamo modificare il corso degli eventi, persino lo Zodiaco”. (Giordano Bruno 1548-1600). Ed ancora: “Colui che vede in se stesso tutte le cose è al tempo stesso tutte le cose”…. “Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia”!… “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all’uomo, non servirà all’uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l’uomo”. In queste parole di immensa profondità del grande Giordano Bruno, è racchiusa la saggezza di tutti i tempi, comprensiva dell’anima, della mente, delle emozioni e del corpo. Nulla e nessuno di questi elementi può essere visto in forma e maniera decontestualizzata dal resto! In tutto l’Universo, così come nel corpo umano, l’energia si muove al ritmo sincronico della vita che è Una nella sua più intima essenza, connessa ed interconnessa negli strati più profondi, invisibile ai sensi umani debilitati della percezione a 360°, muove le fila di tutto ciò che conosciamo, di ciò che vediamo e di ciò che non ci è permesso vedere. Per questo è inaudito pensare che ci sia un la fuori che diverga da un qui dentro, perchè ogni elemento che compone l’Universo nella sua più intima essenza compone anche il corpo umano nella sua più intima struttura genetica. Riuscire a percepire i pensieri dell’Universo ci rende i veicoli attraverso i quali esso stesso si manifesta, mettendo da parte i pensieri del nostro ego, la mente si apre alle più grandi verità della vita e alla permanenza dello Spirito che inizia ad agire attraverso le nostre azioni! Il tentativo dell’esistenza intera di un essere umano, potrebbe essere descritto come quello di fare spazio, uno spazio sempre più grande, per accogliere la forza vivificante dello Spirito il quale si fonde con l’Anima per renderci un tutt’ Uno armonico, sublime, attento, empatico, sensibile, compassionevole, amorevole, capace di perdono e di vera attenzione nei confronti di noi stessi e del prossimo. La chiave di volta risiede nel partire da noi, perchè al di fuori di noi della nostra Coscienza, non esiste nulla. La mera illusione generata dai sensi distorce completamente la percezione, impedendoci di vedere la realtà per quella che è, così che la mente reattiva preda di questa potente allucinazione, divenga folle nel tentativo di combattere qualcosa che percepisce come estraneo ed ostile. Da qui l’inizio della malattia. La patologia che sia essa estrinsecazione di questo conflitto sul piano fisico, sul piano mentale o su quello emotivo poco importa, la radice del male proviene dallo stesso luogo ed è in quel luogo che va ricercata e resa inerme. I sintomi sono quindi una guida che il corpo, nella sua immensa intelligenza manifesta, per darci la possibilità di seguirli come le tracce lasciate dalle mollichine di Hansel e Gretel, che ripercorrendo a ritroso ci parlano e ci indicano la via per essere guariti.  Ecco che la meditazione diviene lo strumento essenziale che rende possibile questo percorso. Al di là dell’ovvia componente spirituale, finalmente si sta comprendendo come essa giochi un ruolo di fondamentale importanza nell’integrazione quotidiana della vita di chiunque voglia entrare in contatto con uno stato di benessere maggiore. Proprio perchè l’ovvio legame che intercorre tra un pensiero, un’emozione e il quasi immediato risvolto fisico, sta finalmente divenendo chiaro ai più ed anche la Scienza, quella meno meccanicista e più cosciente, sta comprendendo come questo legame generi salute o malattia a seconda della natura di quello stesso pensiero o emozione. La nostra mente genera attraverso il cervello, una serie di reazioni chimiche ed elettriche che potremo chiamare input energetici, che letteralmente danno vita alla nostra fisiologia la quale risponde a variazioni di natura ormonale in tutto l’asse psico-neuro-endocrino-immunologico. Non esiste nulla nell’organismo umano che non sia direttamente o indirettamente connesso a tutto il resto; funzione ed organo, organo e funzione. L’una genera l’altra (la funzione fa l’organo) e il fenotipo crea il genotipo. Quest’ultimo manda informazioni costantemente e modula a sua volta il fenotipo stesso, ecco perchè uno stato di disequilibrio prolungato al fegato, per es. genera sentimenti di ira ed aggressività. Curare e riequilibrare quest’organo significa allo stesso tempo lavorare su quell’emozione negativa, il circuito diviene come chiuso in se stesso, ma trovando la chiave d’accesso lo si può riportare all’equilibrio iniziale aprendolo a nuove e più sane forme di risposta.

meditazioneB

Il segreto insito nell’arte della meditazione è quello di generare stati di rilassamento profondo nei quali la mente attivi determinate aree del cervello atte a risanare la biologia e la fisiologia umana e a disattivere, quelle responsabili dell’innalzamento dei sistemi di allarme che coinvolgono tutte le catecolamine e gli ormoni della fase di allarme prodotti dalla corteccia surrenale nelle situazioni di stress. L’intima connessione che si sperimenta col Creato durante la meditazione fa sì che la persona inizi sempre di più a provare emozioni di pace, serenità, sensazioni di appartenenza a qualcosa di più grande che la protegga e si prenda cura di lei, espansione della capacità di perdonare e provare compassione per se stessi ed i propri limiti tanto quanto quelli altrui, cambiamento della prospettiva con la quale si vedono gli eventi del nostro passato per rielaborarli attraverso una nuova luce pregna di un punto di vista diverso il quale ci rende capaci di osservare quegli stessi eventi trasformandoli in una fonte di insegnamento per un presente diverso il quale sia in grado di generare un futuro migliore. Pulizia del subconscio che anche se a tratti lenta e non sempre omogenea, ci porta verso una migliore connessione con il conscio e ci dona una fluidità e una lucidità di pensiero i quali assime favoriscono una maggiore capacità di omeostasi di tutti i sistemi, creando la base per una salute migliore. Si consideri che già di per sé la sola visualizzazione mentale, che ancora non è assolutamente meditazione, è in grado già da sola di cambiare la biochimica corporea. Pensate quanto siano ampie le possibilità che si celano dietro alla meditazione profonda! Più di vent’anni fà, partecipai come volontaria ad uno studio che serviva ad un mio amico che al tempo si stava laureando in psicologia, e che aveva deciso di portare avanti questo studio, per avvallare la sua tesi sperimentale  su come la visualizzazione guidata fosse in grado di aiutare l’innalzamento delle difese immunitarie nella lotta contro il cancro. L’esperimento venne condotto in doppio ceco. In sisntesi vi erano tre gruppi di partecipanti formati da 7 volontari per gruppo. Tutti ci sottoponemmo inizialmente alle analisi del sangue che prendevano in considerazione i livelli di cortisolo endogeno e dei Natural Killer. Poi, per un periodo di 15 giorni, chi apparteneva come me al gruppo degli sperimentatori reali, doveva applicarsi nel portare avanti questa visualizzazione guidata per 30 minuti la mattina e 30 minuti la sera. Al termine delle due settimane, venivano ripetuti gli esami del sangue per osservare i cambiamenti nei livelli ormonali dei soggetti, compresi quelli che appartenevano al gruppo di controllo e al gruppo che non aveva fatto assolutamente nulla. Come era ovvio che fosse (o almeno lo era per me già al tempo), il mio gruppo aveva ricevuto un innalzamento pazzesco dei livelli dei Natural Killer a scapito di quelli del cortisolo endogeno, ed io ero arrivata seconda tra i sette. Le nostre difese immunitarie avevano ricevuto un’increzione significativa nella scala dei valori positivi, mentre i livelli degli ormoni dello stress si erano notevolmente ridotti. Tutto questo solo con una visualizzazione guidata, dove la mente è ancora estremamente presente rispetto alla vera e propria meditazione dove in realtà il dialogo interno si ferma del tutto, anche se ad intervalli di alcuni secondi e non con una regolarità prestabilita, ma pur sempre con una sua ritmicità. Vorrei in oltre sottolineare come nella fase meditativa le onde celebrali cambino di stato per entrare in una fase completamente diversa da quelle che caratterizzano lo stato di veglia. Il termine onde celebrali, si riferisce all’attività ritmica o ripetitiva del tessuto nervoso. L’importanza delle onde celebrali nei processi cognitivi e in quelli eventualmente patologici, è divenuta nel corso del tempo di notevole importanza nello studio del funzionamento del sistema nervoso centrale ed è possibile farne uno screening completo attraverso un elettroencefalogramma. I neuro scienziati hanno compreso che le onde Theta che sono quelle generate dal cervello durante le fasi 1 e 2 dello stato REM del sonno profondo, sono le stesse che vengono emesse durante la meditazione e sono comprese tra i 4 e i 7 cicli al secondo. In questo stato è possibile attingere alle risorse presenti nel nostro subconscio e arrivare alla chiave di snodo dei nostri modelli comportamentali e del setting di tutte le credenze le quali formano il tessuto dal quale prendono vita gli schemi che ci permettono di fare o non fare una cosa piuttosto che un altra. Al pari importanza con le onde theta, gli scienziati hanno scoperto l’importanza di un altro tipo di onde che sono le Gamma. Queste ultime fanno parte del range di frequenze che va tra i 25 e i 100 Hertz, ed hanno una frequenza che sembra essere la più veloce con un picco di ampiezza minimo. Studiandole in modo sempre più approfondito si sono accorti che la presenza delle onde gamma, genera i famosi stati nei quali la persona prova letteralmente la sensazione di sentirsi benedetta, classica anch’essa della risultante di una meditazione profonda. Queste onde hanno oltremodo la capacità di dare un implementazione delle facoltà cognitive con un notevole picco della concentrazione. L’onda gamma sembrerebbe prendere origine dal Talamo e spostarsi dalla parte posteriore del cervello a quella anteriore alla velocità di 40 volte al secondo, migliorando la capacità di fare collegamenti tra le informazioni provenienti dalle svariate regioni del cervello. Questo significa che la presenza ripetuta di queste onde, nella vita di una persona è in grado di elevare di molto le sue capacità cognitive, rendendola ovviamente come sottolineato anche nel precedente articolo, più intuitiva e capace di trovare soluzioni negate ad altri, che non hanno sviluppato i poteri che la meditazione dona a coloro che la praticano regolarmente. Non a caso la scienza ha confermato che le persone che hanno un’attività delle onde gamma superiore alla media, sono dotati di potere creativo, sono artisti, hanno un quoziente intellettivo decisamente più alto rispetto agli altri, hanno una maggiore memoria, un migliore autocontrollo, sono più compassionevoli, più felici, non mostrano segni di ansia e allo stesso tempo processano le informazioni e le soluzioni in maniera più veloce e risolutrice. Nel corso del tempo futuro, sono certa che assisteremmo a nuove e meravigliose scoperte inerenti al mondo della meditazione, un mondo che è accessibile a tutti, i cui insegnamenti si perdono nella notte dei tempi e che sempre più diviene di vitale importanza per essere a tutto tondo, uomini e donne più sani e più felici, per riuscire a costruire un mondo più consapevole e più degno di essere chiamato Pianeta Terra! Namaste!

Letizia Boccabella

Lascia un commento