Serotonina, ossitocina e dopamina: i supereroi della felicità!

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“Questi tre neurormoni o neuropeptidi, assieme a tutte le altre endorfine, costituiscono i principali responsabili del nostro senso di benessere e di quel senso di pace nei confronti di Dio e degli uomini! Sono sostanze di natura endogena, ormoni, che il nostro corpo produce autonomamente. Essi vennero scoperti per la prima volta nel cervello e proprio in virtù di questo, videro che si comportavano come proteino simili, ecco perchè vennero chiamati neuro peptidi. Questa triade, ancora oggi, nasconde dei segreti, non siamo stati così bravi da comprenderne appieno il loro funzionamento, una cosa è certa però: la più studiata ed osservata negli ultimi sessant’anni è sicuramente la Dopamina. Diciamo che la sua fama è dovuta al fatto che gli scienziati compresero da subito, il ruolo enorme che essa giocava negli stati di depressione. Nel precedente articolo sulla “Sindrome da deficit dell’attenzione e iperattività” ho largamente spiegato il funzionamento della Dopamina e quali siano le caratteristiche che manifestano i soggetti che hanno un’ alterazione di questo meccanismo. Soprattutto il ruolo chiave che questo neuro ormone gioca all’interno dell’omeostasi che è quello di tenere alti i livelli di attività caratteriologica, elemento che nei depressi cala drasticamente. Per questo motivo mi preme riportare nuovamente una descrizione dettagliata di cosa sia davvero l’attività e di quanto questa componente sia di fondamentale importanza per l’equilibrio psicologico ed esistenziale. Definiremo quindi l’attività come: “La disponibilità congenita dell’energia vitale ad entrare in azione per impulso endogeno e non per stimoli esterni o motivazioni secondarie come il guadagno, il successo, la gloria. Possono anche esistere stimoli e motivazioni derivate dall’ambiente, ma anche allora la vera attività è frutto di una maggiore o minore carica energetica e di movimenti endogeni ad agire, soprattutto del piacere di uscire da sé, muoversi ed intraprendere a vantaggio proprio e della collettività (la libido progressiva di Jung). La differenza tra il soggetto attivo e quello non attivo sta nel fatto che il primo, stando a Ribot, è una macchina solida, munita di forza viva e ancor più di energia potenziale che coinvolge l’intelligenza e la volontà. In lui le rappresentazioni si traducono in realtà perchè sente di possedere forza sufficiente per lottare contro gli ostacoli e vincere.  Il suo è un intimo bisogno di spendere energie, realizzare e realizzarsi; la sua è un’azione complessa, persistente e costante: non si arrende, è indipendente e generalmente ottimista e fiducioso in se stesso. Il non-attivo preferisce lo status-quo e, se deve agire, farà ciò che è strettamente necessario o che solo lo interessa, con tendenza a rimandare le cose, perchè non ne prova il piacere e quasi l’urgenza. L’attività favorisce l’intraprendenza, l’ottimismo, la capacità di crearsi nuove forme di azione, di battere vie mai prima percorse, come anche favorisce la decisione, lo spirito di indipendenza e il senso pratico. L’attività sembra essere soprattutto indice di benessere e di sanità mentale. Ha scritto J. Rivère che, se è stato detto che l’ozio è il padre di tutti i vizi, va anche detto che la non attività è la madre di tutte le malattie mentali”. ( L’indagine Grafologica e il metodo Morettiano – Nazzareno Palaferri pag 543, 544)

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Passiamo ora a descrivere il ruolo della Serotonina, nel meccanismo del benessere. Essa è un neurotrasmettitore sintetizzato prevalentemente dal sistema nervoso centrale e dal gastro-enterico, e si occupa di gestire la regolare funzionalità del tono dell’umore. La serotonina è presente in grande quantità anche al livello del sangue: nelle piastrine. La biosintesi di questo ormone segue una via che assomiglia molto a quella del circuito della noradrenalina, ma necessita di uno specifico precursore che è il triptofano per potersi attivare e che il nostro organismo stenta a produrre se non in conseguenza all’assunzione di specifici cibi di natura proteica. ( Il triptofano infatti è uno dei principali amminoacidi necessari perchè il nostro corpo sintetizzi l’ adeguato livello di proteine). Bisogna stare attenti però ad un altro meccanismo che coinvolge il fegato, il quale rilasciando degli enzimi detti MAO, che si occupano dell’immediata degradazione del triptofano e della DMT, all’interno del gastroenterico, impediscono a questo amminoacido di superare la barriera encefalica e riequilibrare il meccanismo della serotonina al livello del sistema nervoso centale. Diciamo quindi che, l’alto consumo di proteine animali non è la soluzione, nemmeno però la totale eliminazione dalla dieta. Bisogna trovare una via di mezzo che oltretutto è sempre di natura personale e che si adatta nello specifico ad ogni paziente, anche se il mio consiglio in merito alla carne ad esempio è quella di limitarne l’uso ad una volta al mese al massimo e che sia di ottima qualità, di contro non esiste una cosa che vada bene per tutti, ma è stato oramai accertato che i rischi dall’eccesso di consumo di carne ed insaccati favorisce il cancro all’intestino e non solo! Ecco perchè il sistema dietetico deve essere sempre realizzato ad personam, evitando le generalizzazioni che sono quanto di più pericoloso al mondo! Ritornando alla nostra cara amica serotonina, dobbiamo esaminare anche gli altri ruoli che riveste nel corpo. A livello del tratto gastrointestinale gioca un ruolo di contrazione sulla muscolatura liscia contribuendo alla peristalsi e ad episodi di nausea, vomito e diarrea se presente in eccesso. Ha un’azione contrattile anche sulla parete dei vasi e delle arterie procurando vasocostrizione anche a livello dei vasi intracranici, questo la rende responsabile delle forti emicranie che spesso affliggono gli ipertesi e i soggetti che soffrono di mal di testa da fegato, che per cattiva digestione subiscono una eccessiva produzione di bile che si riversa nel duodeno, come conseguenza dell’ipercontrattilità della cistifellea ( soggetti ipersimpaticotonici: Nux Vomica omeopatica). L’eccesso di serotonina è anche responsabile dell’iper aggregazione piastrinica. Il ruolo che la serotonina svolge nel sistema nervoso centrale, quando è in equilibrio è quello di regolare non solo il tono dell’umore ma anche il rilascio di melatonina, la quale presiede al regolare compiersi del ritmo circadiano e del sonno all’interno del nostro organismo. E’ coinvolta anche nella regolazione dell’appetito, dell’appagamento e dello stimolo sessuale e della temperatura corporea. Quando questo neuropeptide non funziona più come deve, nel cervello della persona alcuni meccanismi fondamentali per il benessere mentale vengono lesi e si instaurano patologie di natura psichiatrica come: il disturbo bipolare, il disturbo maniaco-ossesivo e la coazione a ripetere, l’ansia, la bulimia, la fame nervosa che spesso precede l’aggravarsi della patologia bulimica, l’ansia da prestazione e l’eiaculazione precoce. Uno dei chimici più usati per la regolazione della serotonina nei circuiti riverberanti delle persone che soffrono della sua mancanza è il Prozac. L’uso prolungato di psicofarmaci che dovrebbero curare o quanto meno tenere sotto controllo questo disturbo, crea spessissimo effetti collaterali sul rilascio di melatonina e testosterone endogeno, causando guardacaso un forte calo della libido, altro disturbo di cui soffrono tutti i pazienti depressi.

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Passiamo all’ultimo dei tre supereroi, forse il meno considerato fino ad ora, ma quello che in realtà è il maggiore candidato nella gestione dell’omeostasi: l’ossitocina. Questa molecola è la diretta antagonista dell’acetilcolina, la quale è responsabile di provocare comportamenti di natura aggressiva. L’ossitocina invece, oltre ad essere l’ormone che maggiormente regola le contrazioni uterine per l’espulsione del feto durante il parto e la successiva produzione di prolattina per la montata lattea, è responsabile del comportamento materno e della risposta amorevole e compassionevole della persona, per le attenzioni di cui necessita non solo il neonato, ma l’altro in genere! Durante l’atto sessuale l’ossitocina stimola la liberazione della dopamina che accresce la sensazione di piacere data dall’orgasmo. Insomma mi sembra abbastanza chiaro che alte quantità di questo neuropeptide aiutino l’essere umano a dirigersi verso comportamenti di natura empatica e sociale. Gli uomini che invece hanno in circolo maggiori quantità di testosterone e che si sentono i maschi alfa della situazione, hanno un solo obiettivo: l’accoppiamento, dopodiché volano verso altri nidi. Questo perchè il testosterone porta ad enfatizzare comportamenti aggressivi e dominanti, nei confronti non solo dell’altro sesso ma anche dei maschi della propria cerchia verso i quali, tendono a mostrare atteggiamenti di sopraffazione. Le donne per favorire il loro destino biologico di portare avanti la specie umana, prendendosene cura, sono naturalmente provviste di livelli di ossitocina maggiori rispetto all’altro sesso. Affrontando il problema da un punto di vista sistemico, dovremmo riflettere sul fatto che, la spinta all’evoluzione del livello di Coscienza su questo pianeta, non può certo essere portata avanti da comportamenti di natura antisociale o egoistica. In questo caso ci apparirà ovvio che l’amore per tutti gli esseri e per il Creato intero, prende vita dall’equilibrio di questi neuropeptidi e in special modo da quest’ultimo che può essere realmente definito il regolatore dell’omeostasi. A questo punto non posso fare a meno di introdurre un elemento che si chiama Meditazione e che coinvolge l’omeostasi a tutti i livelli del nostro essere. Gli effetti benefici di questa pratica esperienziale e quotidiana sono ormai confermati anche dalle neuroscienze. Intraprendere tecniche meditative e usarle sistematicamente come approccio di riequilibrio dei ritmi alterati della nostra fisiologia, ci aiutano a combattere ogni stato di stess endogeno, avvicinandoci alla nosta natura originaria e donandoci una sensazione di pace e benessere diffuso. Nelle mie consulenze olistiche, integro sempre una parte di meditazione e di giusta respirazione, con la quale aiuto le persone, oltre che con il supporto di gemmoderivati e altri rimedi naturali, a ritrovare uno stato di pace e di rilassamento che giova a tutta la biologia e alla vita quotidiana. Non ultimo, insegno a tutti a riscoprire i benefici atteggiamenti di calore verso gli altri, le manifestazioni di affetto e le belle effusioni che nascono da baci e abbracci. Bisogna dimostare con maggiore intensità fisica le proprie emozioni, perhè baci e abbracci sono una cura gratuita da cui tutti possiamo trarre vantaggio e che davvero non costano nulla!”

Letizia Boccabella

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