Sciamanesimo tolteco: dalla spietatezza al distacco

Se vuoi conoscere gli altri, capire chi sono e cosa pensano, leggerli ed entrargli dentro devi prima aver compreso nel profondo chi sei tu. Un guerriero, ricapitolando senza sosta la sua vita, ha scoperto molto su di sé, ha dato sguardi lunghi e profondi sulla sua vera natura ed è arrivato a capire che non è affatto migliore o peggiore di nessun altro essere sulla terra. Soprattutto ha visto che lui e tutti gli esseri umani sono banali e ripetitivi, essendo incentrati nella loro importanza di sé, non hanno nessuno scampo, sono mortalmente prevedibili e scontati. Quando però il guerriero ha davvero acquisito un certo livello di spietatezza con se stesso, non esita più a farsi a pezzi e da quel momento diventa qualcosa di diverso da tutti gli altri suoi compagni umani e così acquista una qualità di calma interiore che agisce su tutto ciò con cui entra in contatto, persone, animali e piante comprese. E’ il suo potere personale che crea un clima particolare, un’atmosfera nella quale la mente di chi entra in contatto con lui si ferma. Lo ripeto nuovamente, se avete avuto il coraggio di ricapitolare in profondità le vostre vite, sapete per esperienza diretta che l’essere umano è banale. Solo l’ego crede di essere complicato, speciale, diverso, particolare, dotato di chissà quale grado di sensibilità che tra le tante cose si urta facilmente; ma la realtà è una, quella che le persone chiamano sensibilità è solo un ammasso di presunzione. Quanta spietatezza ci vuole per ammettere di essere solo dei permalosi egocentrici? Tantissima. Ovviamente quelli così non ne posseggono affatto.

Qui di seguito il video di presentazione del primo libro di una trilogia sul Nagualismo uscito ad Aprile 2022 dal titolo “Sciamanesimo tolteco: influenzare il tessuto della realtà”.

Un guerriero è la quint’essenza di ciò che oggi tutti chiamano ‘resilienza‘ anzi, è molto di più di questo. La resilienza è la capacità intrinseca che può sviluppare un essere umano di adattarsi a qualunque cambiamento senza ostacolarlo ma assecondandolo. Un guerriero però è andato oltre il suo lato umano, ed è divenuto sempre più simile all’astratto. Nel percorso che dura una vita ha dovuto fare i conti con se stesso scoprendo chi è veramente al di là di tutte le emozioni e i pensieri che credeva gli appartenessero. Questo implica che è andato oltre tutte le idee e i concetti di bene e male, giusto e sbagliato, santo e diabolico; ma il più grande atto di magia che ha compiuto un guerriero è quello di essere andato oltre tutto ciò che credeva di essere, ed ha scoperto chi è veramente. Ha imparato a non avere più nessun riguardo per se stesso e a non avere nessuna pietà. Nel lungo cammino di ricapitolazione della sua esistenza gli è divenuto chiaro che ogni minima identificazione con la sua personalità è sempre e in ogni caso, pattume. Non esiste un carattere migliore di un altro, perché è sempre e comunque ego. Gli stregoni avevano scoperto che possiamo vivere benissimo e meglio senza il nostro mostruoso ego, senza la nostra importanza personale. Possiamo vivere direttamente connessi alla conoscenza silenziosa, ma per arrivare ad un simile livello dobbiamo annientare il nostro dialogo interno. La ricapitolazione porta a galla tutto di noi, soprattutto i lati più oscuri, quei demoni che ci appartengono e che ci dominano ma di cui noi non siamo affatto consapevoli. Solo la ricapitolazione accurata delle nostre vite può dirci chi siamo davvero; e quello che scopriremo non ci piacerà affatto, specialmente se siamo convinti di essere delle brave persone. Sotto l’apparente maschera di perbenismo che indossiamo si nasconde un cumulo di macerie che dobbiamo avere il coraggio di portare a galla e osservare con spietato distacco per poi farlo a pezzi. La spietatezza è l’arma più potente che possiede un guerriero e se è abbastanza spietato ad un certo punto accadrà il vero miracolo e da uomo comune preda delle proprie passioni, diventerà freddo e distaccato come l’immensità che ci aspetta lì fuori e che ci osserva senza mai prendere parte ai nostri drammi.

Qui di seguito potete leggere l’articolo con un piccolo estratto della prefazione del libro.

https://letiziaboccabellanaturopata.wordpress.com/2020/04/27/corso-di-i-livello-di-sciamanesimo-tolteco-influenzare-il-tessuto-della-realta/

Il corso di I Livello di Sciamanesimo tolteco “Influenzare il tessuto della realtà” inizierà per la sua 7^ edizione a settembre 2022, sono ancora aperte le iscrizioni. E’ possibile seguire il corso oltre che in gruppo anche con lezioni individuali, il percorso è lo stesso sia come durata sia per le tecniche insegnate ma viene cucito ad personam secondo le esigenze e il carattere della persona. La durata è sempre di sei mesi, un periodo di lavoro costante su di sé dove si applicano le tecniche tutti i giorni. Tutte le informazioni sono contenute all’interno dell’articolo qui sopra, per chi desiderasse ulteriori specifiche o per iscriversi è necessario un colloquio telefonico al 320.0654171.

A questo punto, il guerriero entra nel distacco, ed una volta divenuto distaccato inizia un altro processo che anch’esso è senza fine ma che accade quando si ha varcato una soglia importantissima; e da quel varco non si torna più indietro. Il vero distacco comporta uno spostamento del punto di unione e il raggiungimento di una particolare forma del bozzolo che non ha più nulla di simile a quello che hanno gli altri esseri umani. Don Juan ha spiegato molte volte a Castaneda come gli antichi stregoni fossero in grado di manipolare i loro punti di unione per raggiungere nuovi livelli di unità e coesione che gli permettessero di entrare in diversi stati percettivi. Per raggiungere e mantenere il distacco di cui un guerriero deve essere assolutamente fornito, è necessario che il suo bozzolo prenda la forma di una pipa con l’estremità del cannello che si allunghi il più possibile avendo come parte terminale il punto di unione. Mentre l’estremità opposta del bozzolo assomiglierà al fornello che è la testa della pipa. Da questa nuova forma, e col distacco che ne comporta, piano piano il guerriero riuscirà a trasformare il bozzolo in qualcosa di ancora più assottigliato fino a renderlo simile ad una lunga e piatta fibra di energia. Una volta raggiunto questo stato di nuova coesione riuscirà ad entrare nell’oscuro mare della consapevolezza, la dove è permesso accedere ad un livello di conoscenza e consapevolezza senza pari, sconosciuto ai normali esseri umani. Per fare questo tipo di viaggio, non solo è richiesta un’energia spropositata, ma bisogna essere forti ed in salute, altrimenti si rischia di tornare nella prima attenzione con delle conseguenze fisiche. Prima tra le quali la spossatezza, poi un senso di nausea che stenta a passare, e a volte per recuperare l’energia impiegata in un’ opera di cambiamento della percezione così considerevole, possono essere necessari dei giorni. Molte delle mie esperienze non posso scriverle negli articoli, alcune di queste le trasmetto ai guerrieri che hanno intrapreso questa strada nei miei corsi, e molte altre nei miei libri. Il prossimo libro di sciamanesimo in cui riporto molte delle esperienze vissute nella seconda attenzione con il Maestro dell’intento, uscirà ad ottobre 2022 con il titolo di “La voce del vedere – conversazioni con Shiba” e lo troverete sia in ebook sia in cartaceo in tutte le librerie e in tutti gli store online. Qui di seguito vi lascio un articolo di presentazione del libro con un estratto della postfazione.

Lamentarsi per la condizione del genere umano non rientra nel modo di vivere di un guerriero, quella è roba per tutti gli altri suoi compagni umani. La grande arma che contraddistingue un guerriero rispetto agli altri uomini è che lui non recrimina più sulle barbarie e le ingiustizie compiute o ricevute ai suoi danni. Del resto egli sa in prima persona, che quando è centrato nel suo ego è esattamente uguale agli altri uomini che vorrebbe incolpare per i suoi fallimenti. Ecco perché s’impegna a vincere il suo piccolo sé attraverso la ricapitolazione. Lui vuole scoprire chi è realmente, non vuole essere debole, non vuole essere inconsapevole e soprattutto non vuole essere cibo per la mente del Voladores. Guerrieri che state leggendo queste parole, la strada è ardua e difficile, ma non lasciatevi prendere dallo scoramento che prima o poi arriva per tutti, non mollate la presa, non arrendetevi mai e soprattutto non concedetevi troppo spazio di manovra. Avete sempre bisogno di tendervi degli agguati e dovete essere creativi, escogitare ogni volta situazioni e modi diversi per cambiare i vostri modi di fare e le vostre abitudini. Dovete divenire agili, fluidi, senza bisogno di ganci a cui aggrapparvi, leggeri, capaci di affrontare qualunque situazione e ancor di più, quello che è richiesto ad un guerriero è la capacità di mantenere sempre il controllo, in ogni situazione specialmente quelle nelle quali tutti perdono la testa. Un guerriero non va nel panico e non si complica la vita, è sempre in grado di risolvere i problemi, non li crea, lui cerca e trova soluzioni. Un vero guerriero quindi è distaccato, è affidabile e mai scontato. La sua migliore qualità è l’imprevedibilità; ed è per questo che fa tanta paura.

“Un guerriero non rimpiange nulla né si lamenta di nulla. La sua vita è una sfida incessante, e le sfide non sono né buone né cattive: sono semplicemente sfide. La differenza fondamentale tra l’uomo comune e il guerriero è che il guerriero affronta tutto come una sfida, mentre l’uomo comune prende tutto come una benedizione o una sciagura”. (Carlos Castaneda – La ruota del tempo)

Letizia Boccabella

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